Pinna Sub sotto i riflettori della Radio Rai regionale FVG.
Durante la puntata della trasmissione Disport l’associazione di San Vito al Tagliamento è stata presentata come la più titolata d’Italia nel nuoto pinnato. Un traguardo raggiunto in anni di lavoro: “Ci stiamo avvicinando ai 25 anni di attività” ha ricordato in trasmissione Massimiliano Popaiz, coordinatore delle attività di Pinna Sub.
Un traguardo che è un nuovo punto di partenza: i progetti in cantiere sono molti, all’insegna dell’inclusione, la strada maestra che il sodalizio presieduto da Franco Popaiz persegue da sempre.
“Quando siamo partiti avevamo le idee chiare: lavorare assieme con gli atleti paralimpici trovando sinergie tra loro per favorire la condivisione e la crescita nello sport” ha detto Massimiliano.
“Ci caratterizza l’avere sperimentato un percorso assieme con i normodotati: lo scambio è fonte di arricchimento reciproco, ognuno di noi ha qualche difficoltà o disabilità. Negli anni c’è stato un cambiamento radicale della cultura paralimpica, un’opportunità per questi ragazzi”.
Il nuoto paralimpico è suddiviso tra la parte fisica e l’intellettiva relazionale.
“Il pinnato, invece, non aveva la sezione paralimpica: siamo riusciti a diffonderla in tutta Italia: la Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee, ndr) l’ha avviata ed è cresciuta tant’è che ora organizziamo i campionati italiani”.
TECNICI E STRUTTURE “Oggi c’è una presa di coscienza sull’importanza dello sport per tutti che induce una cultura dell’attenzione. Permane, però, il problema delle strutture: la loro costruzione richiede anni, sono vincolate a schemi strutturali del passato e spesso non rispondono alle nostre esigenze”.
E’ fruttuoso, invece, il lavoro svolto sul fronte formativo con allenatori e istruttori.
I BENEFICI DELL’ATTIVITÀ NATATORIA “Sono due gli elementi rilevanti – spiega Popaiz -: l’assenza di gravità che funge anche da modalità terapeutica visto che non incide sullo schiacciamento della colonna vertebrale e non solo. Consente, inoltre, la libertà di movimento: spesso gli atleti in carrozzina migliorano la loro mobilità perché l’attività sportiva in acqua riattiva quei muscoli che altrimenti non potrebbero utilizzare”. Rilevante anche l’aspetto psico-sociale: “Immergersi sott’acqua, in silenzio, porta al contatto con noi stessi, e alla scoperta di noi stessi”.